Chi è solito attraversare il paese passando per Via Parrocchiale si è senz’altro “scontrato”, nei mesi scorsi, con la gru allestita di fronte al civico 13, dove aprirà i battenti, prossimamente, il nuovo museo dedicato all’esposizione dei volumi stampati dai tipografi sabbiensi, di cui tanto è stato scritto e detto in questi anni.
Il cantiere architettonico, che coinvolge l’immobile donato qualche anno fa dal prof. Alfredo Bonomi, è stato reso possibile soprattutto grazie a finanziamenti concessi da GAL-Gruppo di Azione Locale Garda-Valle Sabbia, dallo Stato, da Regione Lombardia e dal Comune, con risorse proprie. Ulteriori erogazioni, acquisite per lo più mediante bandi, consentiranno di completare l’operazione di ristrutturazione e di riqualificazione dell’edificio che, nel progetto finale, sarà scandito da tre piani, destinati ad attività culturali e educative, oltre che a sede espositiva.
Il cantiere strutturale è di certo l’elemento più evidente per il paese, perché ridefinisce gli scorci delle case e delle vie, suscitando curiosità e, talvolta, anche qualche perplessità.
Si tratta, senz’altro, come abbiamo già avuto modo di anticipare, di un progetto innovativo per la nostra comunità. Un progetto che non si esaurisce con la costruzione e l’allestimento fisico dello spazio museale, ma ha l’ambizione di attivare energie umane e professionali, con l’obiettivo di avvicinare i cittadini al mondo del libro antico.
Perché il museo sia sentito parte della comunità, l’assessorato alla cultura si è adoperato, fin da subito, per coinvolgere fattivamente gli abitanti, attraverso un progetto di cittadinanza attiva, avviato a dicembre dello scorso anno.
L’invito rivolto ai referenti delle associazioni e delle commissioni che operano all’interno del comune, attraverso l’account istituzionale del museo, ha consentito di raccogliere l’interesse e l’attenzione di un gruppo variegato di cittadini, presenti con continuità agli appuntamenti coordinati dal prof. Alfredo Bonomi e dalla scrivente, presso la sala consiliare.
Gli incontri – ne sono stati svolti tre, fino ad ora – sono stati finalizzati a riflettere su alcuni temi chiave nell’ambito del ruolo e delle funzioni del museo oggi.
La partecipazione, libera e sempre vigile, ha visto confrontarsi più di una ventina di appassionati cittadini che hanno offerto la propria disponibilità a mettersi in gioco attivamente per supportare la progettualità del museo, definita dal comitato scientifico, nominato qualche anno fa dal comune.
Si tratta di un’esperienza visionaria nell’ambito museale, orientata da un lato a incrementare la consapevolezza del proprio patrimonio culturale e, dall’altro, a capacitare i cittadini come attivi “mediatori” dell’eredità culturale di cui sono portatori.
I prossimi passi – di cui restituiremo gli esiti attraverso questo periodico – hanno l’obiettivo di costituire gruppi di lavoro dedicati ai diversi settori di attività del museo, da quello dell’allestimento alla ricerca scientifica, fino a quello della promozione e dei servizi educativi.
Un’avventura che immaginiamo ricca di stimoli, dove tutti potranno portare il loro contributo, in base alle proprie competenze e ai propri interessi.
di Michela Valotti
(dal periodico comunale “Sabbio Chiese” - primavera 2023)